Tra gli eventi collaterali della rassegna “Ascoltare, Leggere, Crescere” XVII edizione degli incontri con l’editoria religiosa, martedì 26 settembre, alle ore 20.45 a Cinemazero, in Sala Pasolini, anche la proiezione del documentario “Stare al mondo. Turoldo e Pasolini” del regista Omar Pesenti con la sceneggiatura di Marco Roncalli. A presentare la pellicola proprio Marco Roncalli, insieme al pianista e compositore Domenica Clapasson, a Raffaella Beano, direttrice del Centro Studi Padre David Maria Turoldo – Casa Natale di Codorno di Sedegliano, e Elisabetta Feresin in rappresentanza dell’Ente Friulani del mondo. Ha introdotto Piero Colussi.

Scritta a quattro mani dal giornalista e saggista Marco Roncalli, nipote e studioso di papa Giovanni XXIII, con la figlia Elisa, giornalista, la pellicola è stata realizzata per rimarcare i 30 anni dalla morte di padre David Maria Turoldo e il centenario dalla nascita di Pier Paolo Pasolini . Esito di una meticolosa ricerca d’archivio che ha permesso di scoprire documenti inediti, testimonianze autentiche, e immagini mai viste a suffragio del percorso di convergenze tra i due autori, il docu-film avvicina le due figure di Turoldo e Pasolini, il servita poeta e il poeta corsaro, partendo dall’amore che li accomunava per il mondo contadino friulano e la silenziosa interrogazione del sacro che, in ambiti e modalità diverse, ha caratterizzato entrambe queste figure friulane, esaltando i momenti decisivi in cui queste due esistenze si sono incontrate, ascoltate e comprese. Partendo dagli anni dell’infanzia e della giovinezza, segnati per entrambi, nati a pochi anni di distanza, dalla dittatura fascista e dalla guerra e dalla Resistenza, il documentario va alla ricerca dei legami e delle affinità nella vita e nell’opera di padre Turoldo e Pasolini, a partire dai luoghi – Coderno, Casarsa, il Tagliamento – scelti come scenario dal regista Omar Pesenti. Importanti anche le musiche del film: il pianista e compositore Domenico Clapasson, bresciano classe 1965, dal 1997 si dedica alla composizione del repertorio sacro, con particolare riguardo al corpus innologico di padre Turoldo.

Realizzato dalla bergamasca Officina della Comunicazione e dall’Ente Friuli nel Mondo, con il sostegno della Regione – Servizio lingue minoritarie e corregionali all’estero, gode tra gli altri del patrocinio del Comune di Udine, della Fondazione Friuli e del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia.