
Giovedì 5 ottobre la rassegna ha fatto tappa a Gorizia. Alle ore 10.30, nell’Aula Magna del Polo Universitario Santa Chiara si è svolto il convengo dal titolo “Memoria del confine. Le vicende storiche e politiche della divisione della città di Gorizia”. Dopo i saluti istituzionali del Magnifico Rettore dell’Università di Trieste professor Roberto Di Lenarda, del direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, professor Georg Meyr e dell’Arcivescovo di Gorizia, mons. Carlo Maria Redaelli, ha preso la parola i relatori.
La professoressa Enrichetta Baum proveniente da una famiglia di ascendenze mitteleuropee, portato la sua personale testimonianza su cosa ha significato vivere il confine di Gorizia e della vita quotidiana della città. La professoressa Giulia Caccamo, docente di Storia delle Relazioni Internazionali all’Università di Trieste de “La soglia di Gorizia. La frontiera orientale negli equilibri della Guerra Fredda”. Il professor Moreno Zago, docente di Relazioni Transfrontaliere e Sviluppo Locale dell’ateneo tergestino si è concentrato invece sul tema “Gorizia bifronte: cinquant’anni di collaborazioni e convivenze di confine”.
Il professor Matteo Luigi Napolitano, docente di Storia delle Relazioni Internazionali presso l’Università del Molise nonché Delegato del Pontificio Comitato di Scienze Storiche e Ambassador for Peace, Universal Peace Federation ha incentrato infine il suo intervento su “La diplomazia vaticana tra guerra e dopoguerra”.
La tavola rotonda è stata moderata dal professor Diego Abenante, coordinatore del Corso di Laurea in Scienze Internazionali e Diplomatiche dell’Università di Trieste.
