Martedì 15 ottobre alle ore 10.00 nell’Aula Magna del Polo Universitario di Gorizia, si è svolto il convegno dal titolo “Gorizia-Nova Gorica: il ruolo delle istituzioni religiose e delle personalità nella costruzione di relazioni transfrontaliere”, promossa in collaborazione con Università degli Studi di Trieste, Corso di Laurea in Scienze Internazionali e Diplomatiche.

Dopo i saluti istituzionali del Sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna, del prof. Georg Meyr, direttore del Dipartimento di Scienza Politiche e Sociali dell’Università di Trieste, del vicesindaco di Nova Gorica Anton Harej, del delegato dal Vescovo di Capodistria e vicario per la Capitale Europea della Cultura 2025 don Bogdan Vidmar, si è sviluppato l’ampio panel. Sono intervenuti Renato Podbersič, storico sloveno, ricercatore presso Študijski center za narodno spravo (Centro Studi per la Riconciliazione Nazionale) di Ljubljana, il professor Tomaž Simčič, ricercatore presso l’Istituto di Storia Sociale e Religiosa di Gorizia – che ha parlato dello stato giuridico dei fedeli di lingua slovena nelle diocesi di Trieste, Gorizia e Udine nel secondo dopoguerra (1945 – 2024) – , il professor Cesare La Mantia, associato di Storia dell’Europa Orientale all’Università degli Studi di Trieste, il professor Giovanni Grandi, ordinario di Filosofia Morale presso l’ateneo tergestino – che ha parlato del superamento dei confini nelle fonti politiche cristiane.
Le conclusioni sono state affidate a S. Em. za il cardinale Franc Rodé, cardinale emerito, Arcivescovo Metropolita di Ljubljana dal 1997 al 2004 quando Giovanni Paolo II lo chiamò a Roma come Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica.
A moderare è stato il professor Diego Abenante, coordinatore del Corso di Laurea in Scienze Internazionali e Diplomatiche dell’Università degli Studi di Trieste.
